La frequenza di lombalgie nella donna in gravidanza oscilla tra il 24% e il 56%; la frequenza delle lombalgie è massima nei primi due trimestri della gravidanza per poi stabilizzarsi nel terzo trimestre e i 2/3 delle donne lamentano dolori lombari anche dopo il parto.
Proporre un trattamento manipolativo per una lombalgia nella donna incinta implica la conoscenza della fisiopatologia di queste lombalgie , le indicazioni e le contro-indicazioni ,nonché gli effetti secondari.Il divieto quasi assoluto di assumere antinfiammatori e antalgici, ci permette , infatti, il solo trattamento medico “alternativo” costituito da massaggi,tecniche mio tensive,agopuntura e manipolazioni vertebrali.
L’origine dei dolori lombari in gravidanza è multifattoriale e diversi meccanismi patogenetici sono presi in considerazione; le lombalgie vengono scatenate dall’aumento dei disturbi meccanici e da fattori ormonali. Durante la gravidanza si produce una lassità generale precoce dei tessuti connettivi legata alla secrezione di relaxina,nonché una distensione della parete addominale ed un aumento del peso corporeo con conseguente spostamento del centro di gravità verso il basso e in avanti; queste modificazione della statica vertebrale sono all’origine di una ipersollecitazione delle articolari posteriori vertebrali,soprattutto al livello delle cerniere lombo-sacrale e dorso-lombare,nonché di una iperlordosi lombare e di un sacro orizzontale. Queste modificazioni statiche spiegano anche il sovraccarico funzionale delle articolazioni sacro-iliache ,che va ad aggiungersi al rilasciamento legamentoso particolarmente importante a questo livello,così come al livello della sinfisi pubica e dall’articolazione sacro-coccigea.
La letteratura anglo-sassone,la cui maggioranza di studi è d’origine osteopatica o chiropratica,riconduce la lombalgia nella gravidanza ad una patologia meccanica delle articolazioni sacro-iliache, che diventano ipermobili per una volta e mezza in più del valore normale, regredendo non prima di tre/cinque mesi dopo il parto.Secondo altri autori, il rilasciamento del ligamento ilio-lombare è stato per lungo tempo considerato una causa importante nella genesi della lombalgia in gravidanza; al contrario i conflitti disco-radicolari e le lombalgie discali protusive sono rare nella donna incinta .
La distensione addominale e i disturbi della statica possono essere responsabili di una sindrome mio fasciale di Travell e Simons soprattutto a livello dei muscoli spinali corti (multifido,ilio-c ostale lombare,lunghissimo del dorso) che determinano una lombalgia bassa; mentre che una sindrome mio fasciale dell’ileo-psoas è responsabile dei dolori paravertebrali e delle sacralgie.
Infine certi autori considerano questo tipo di lombalgie non di origine oste-articolare, ma di origine viscerale intra-addominale e del plesso lombo-sacrale messo in tensione durante la gravidanza, quindi dolori lombari riferiti a partenza viscerale.
Il ricorso al trattamento manipolativo è frequente da parte delle donne lombalgiche in gravidanza ;in uno studio realizzato da Wang circa il 61% di esse dichiara di ricorrere ad un trattamento medico “alternativo” costituito da massaggi,ipnosi,agopuntura,yoga ,ma soprattutto di manipolazioni vertebrali.